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I migliori umidificatori in offerta
L’umidificatore per ambienti è un dispositivo molto utile, e in quanto tale viene utilizzato da molte persone per poter rendere il luogo prescelto più umido. Quando l’aria in casa o in un qualsiasi altro luogo diventa troppo secca oltre ai vari danni che si possono avere sui mobili e pavimenti in legno, c’è il rischio che le persone presenti possano incorrere a dei problemi respiratori.
Per questa ragione si rivela di vitale importanza adottare uno strumento utile ed efficace che renda i vari ambienti più umidi. Alla luce di quanto detto dunque, si evince come questi apparecchi si rivelano importanti ed efficienti per ristabilire il corretto tasso di umidità.
In questo articolo cercheremo di fornire tutte le informazioni necessarie in merito agli umidificatori per ambienti, con lo scopo di orientare tutti coloro che necessitano di acquistare questo prodotto.
Tipi di umidificatore per ambienti
Sul mercato sono presenti diverse tipologie di umidificatori per ambienti, in base al funzionamento dunque, si distinguono: umidificatori a caldo, umidificatori a freddo o ad ultrasuoni, umidificatori per termosifoni e umidificatori a evaporazione. Nello specifico, l’umidificatore a caldo rilascia il tasso di umidità mediante una resistenza elettrica che ha la funzione di portare ad ebollizione l’acqua all’interno della vaschetta, mentre l’umidificatore a freddo impiega un piccolo dispositivo ad ultrasuoni che nebulizza l’acqua in piccole particelle.
Per quanto riguarda l’altra tipologia invece, si tratta di una piccola vaschetta con acqua che si posiziona sopra i termosifoni che ha la funzione di sprigionare il vapore acqueo in modo naturale. Questo tipo di umidificatore si aggancia direttamente ai termosifoni mediante un gancio che si trova all’interno della confezione. Ma c’è ancora un altro tipo di umidificatore che da pochi anni a questa parte si sta facendo strada nelle case, ovvero l’umidificatore a evaporazione.
Tutti posseggono sia vantaggi che svantaggi. Facciamo un po’ di chiarezza al riguardo, illustrando nello specifico i vari tipi di apparecchi, menzionando i pro e i contro per ciascuno.
Umidificatore a caldo
Quando l’umidificatore porta l’acqua ad ebollizione, ecco che l’ambiente circostante viene caratterizzato da una buona percentuale di umidità e in aggiunta aspetto non poco importante, il vapore erogato è perfettamente sterilizzato.
E’ possibile altresì aggiungere all’acqua degli oli essenziali per rendere l’ambiente profumato oppure per fare delle sessioni di aromaterapia.
Naturalmente i vantaggi non finiscono qua, in quanto questo apparecchio si rivela un buon coadiuvante per combattere tosse e raffreddore: libera il naso chiuso dal muco e al contempo stesso idrata le mucose.
Dopo aver elencato i vantaggi, vediamo il rovescio della medaglia. Tra gli svantaggi annoveriamo la rumorosità soprattutto durante la fase di ebollizione. Oltre a ciò, bisogna considerare che per poter portare l’acqua in ebollizione, occorrerà un consumo maggiore di energia dovuto all’impiego della resistenza elettrica. A questo si aggiunge un altro svantaggio: la condensa che si crea nelle immediate vicinanze. E poi c’è da considerare che l’acqua in ebollizione può rappresentare un serio pericolo per i bambini e per gli animali, pertanto occorre prestare maggiore attenzione se si prende in considerazione l’acquisto del suddetto dispositivo.
Umidificatore per ambienti a ultrasuoni
L’umidificatore a ultrasuoni o a freddo, già da come si evince dal termine stesso, al posto dell’utilizzo della resistenza elettrica vengono impiegati degli emettitori di ultrasuoni. A differenza del modello precedente, si rivela molto più silenzioso e sicuro, oltre a godere di una facilità di utilizzo e di un minore dispendio economico poiché non avendo bisogno di far bollire l’acqua ecco che si consuma poca elettricità.
Non avendo delle parti meccaniche, il dispositivo dura più a lungo, non è pericoloso in quanto il vapore che si ottiene è a temperatura ambiente, e poi c’è da fare un’altra piccola considerazione: rispetto all’umidificatore a caldo, questo apparecchio non crea troppa condensa nelle vicinanze.
Ma l’umidificatore a freddo presenta anche degli svantaggi: prima di tutto è doveroso sottolineare che se il vapore acqueo non raggiunge la fase di ebollizione è molto facile che si manifestino delle dispersioni batteriche. Infatti è cosa nota a tutti che i batteri proliferano dinanzi a due condizioni: in un ambiente umido in generale, e in acqua.
Per tale ragione si rivela di vitale importanza procedere di tanto in tanto ad un’accurata manutenzione dei serbatoi in maniera tale da evitare una probabile carica batterica nell’ambiente circostante. Oltre a questo aspetto, c’è ancora un altro piccolo svantaggio che non possiamo non menzionare, ovvero una minore resa come diffusore rispetto all’umidificatore a caldo.
Umidificatore a evaporazione
Si tratta di un apparecchio molto efficiente, e funziona per mezzo di una ventola che ha la funzione di aspirare l’aria circostante per poi filtrarla nuovamente senza la creazione di vapore acqueo. Il risultato che ne consegue è un minor consumo energetico rispetto all’umidificatore a ultrasuoni e d’altro canto l’aria circostante tende ad essere sempre umidificata.
Lo svantaggio di questo dispositivo? La reperibilità dei filtri. Necessitano di una sostituzione periodica a seconda del modello e dell’intensità dell’utilizzo.
Come scegliere un umidificatore per ambienti?
Dopo aver illustrato i vari tipi di umidificatori per ambienti, vediamo nel dettaglio quali sono i criteri da tenere in considerazione per fare la migliore scelta..
Tipologia di modello
Il primo aspetto da valutare è la tipologia di umidificatore che meglio rispecchia le proprie esigenze. Abbiamo illustrato in maniera dettagliata i pro e i contro di ciascun modello e le varie caratteristiche che ognuno possiede, in modo tale da avere ben chiare le idee e orientarsi verso la migliore scelta.
Prestazioni
Un altro fattore a cui prestare attenzione è quello riguardante le prestazioni dell’apparecchio: più acqua il serbatoio potrà contenere, maggiore sarà l’autonomia dello stesso.
Cosa significa? L’umidificatore funzionerà correttamente finchè l’acqua non si esaurirà, pertanto se si sceglie un apparecchio avente un serbatoio di 4 litri, la sua autonomia indicativamente potrebbe essere di 12-15 ore, questo per quanto riguarda l’umidificatore a ultrasuoni, mentre se l’intento è quello di orientarsi verso un umidificatore a caldo è chiaro che l’acqua presente all’interno della vaschetta verrà consumata in poco tempo, offrendo un’autonomia di circa 11 ore al massimo.
La metratura che è in grado di umidificare
Quando si decide di acquistare un umidificatore bisogna valutare altresì la metratura che è capace di umidificare, in maniera tale da garantire un buon tasso di umidità nell’ambiente circostante. Per poter meglio capire quanto detto, per orientarsi verso una scelta corretta è doveroso porsi una domanda: “Quanto vapore è in grado di emettere”?
Un umidificatore dall’emissione debole, al di sotto dei 200 ml/h è ideale per piccoli ambienti, dunque, sotto i 20 mq, mentre un dispositivo avente un emissione di vapore più forte, intorno ai 400 ml/h sarà ideale in ambienti più grandi da 50-60 mq.
Igienizzazione
Particolare risguardo va posto altresì ad un altro fattore, ovvero ai sistemi di igienizzazione. Soprattutto per i soggetti allergici o comunque chi ha problemi respiratori di varia entità è necessario stare attenti a questo piccolo e subdolo aspetto.
E’ fondamentale che il serbatoio dell’acqua sia caratterizzato da un sistema di filtraggio in maniera tale da neutralizzare i batteri. Questo discorso vige in particolar modo per l’umidificatore a ultrasuoni, che come abbiamo visto in precedenza, è facile che i batteri si annidino nell’acqua in quanto, non viene portata ad ebollizione e dunque, non porta all’uccisione dei microorganismi.
Questi sistemi di filtraggio possono essere composti da pareti interne con ioni d’argento fondamentali per annientare i batteri, oppure da filtri in ceramica microporosi, i quali svolgono due funzionalità ovvero catturare gli agenti patogeni e le particelle minerali che sono presenti nell’acqua.
Per quanto riguarda invece, gli effetti sull’aria? Ci sono sul mercato alcuni modelli che sono dotati di un ionizzatore integrato. Il suo funzionamento è piuttosto semplice: emette il vapore acqueo, ma durante l’emissione lega le particelle negative e gli allergeni, in maniera tale che non si disperdano nell’aria.
E poi ci sono alcuni modelli di fascia alta che fungono da veri e propri purificatori dell’aria, pertanto il risultato che ne consegue è un’ottima aspirazione nonchè filtraggio dell’aria e dell’acqua.
Funzioni
Abbiamo visto in precedenza le funzioni che un umidificatore è in grado di svolgere tra cui il filtraggio dell’acqua e dell’aria, tuttavia questa non è la sola funzionalità di cui il dispositivo dispone, ce ne sono molte altre che bisogna mettere in conto: lo spegnimento automatico, ad esempio, si rivela una funzionalità piuttosto comoda in quanto l’apparecchio smette di funzionare nel momento in cui la percentuale di acqua presente nel serbatoio raggiunge livelli troppo bassi.
E’ possibile trovare anche altre funzioni, del tipo:
- Regolare la quantità di vapore acqueo: a seconda dell’intensità desiderata, è possibile regolare l’emissione del vapore acqueo. Questo serve se si vuole ottenere immediatamente un risultato rapido;
- Mantenere il tasso di umidità desiderato: permette di regolare la percentuale di umidità e mantenerla in quanto tale;
- Stabilire la durata di funzionamento dell’apparecchio: : si imposta un orario predefinito e il dispositivo funzionerà fino all’ora desiderata, senza doverlo poi spegnere manualmente;
- Impostare la modalità notturna: durante le ore notturne il funzionamento è piuttosto silenzioso e inoltre l’emissione del vapore acqueo avviene al minimo.
Manutenzione
Aspetto non meno importante degli altri è la manutenzione. Affinchè il dispositivo funzioni correttamente e per lungo tempo è necessario pulirlo periodicamente in modo molto attento per evitare poi di incorrere in spiacevoli sorprese.
Ci sono alcuni modelli che richiedono la sostituzione periodica del filtro, generalmente ogni 6 o 12 mesi, altri invece hanno un filtro incorporato, e sono dunque permanenti, come quelli in ceramica microporosa. In quest’ultimo caso, basta liberarli dal calcare e dai vari depositi e il problema non si pone più.
Tutti gli umidificatori tuttavia, sia quelli ad ultrasuoni che quelli a caldo necessitano periodicamente di una pulizia. In particolar modo bisogna porre attenzione alla pulizia della vaschetta, in modo tale da evitare che si formino muffe o cattivi odori. A tal proposito, basta lavare la vaschetta sotto l’acqua corrente con un po’ di sapone delicato. Lasciare asciugare completamente la vaschetta e poi riporla nuovamente al suo posto riempendola di acqua.
Un altro nemico dell’umidificatore è il calcare. Questo problema sorge quando l’acqua è troppo dura, per ovviare dunque a tale problematica basterà effettuare di tanto in tanto un trattamento apposito. Si potrebbe prendere in considerazione come rimedio naturale ma efficace l’uso dell’aceto bianco. Il risultato che ne deriva è davvero soddisfacente.
Particolare riguardo va posto al beccuccio di erogazione del vapore, anche in questo caso va pulito di tanto in tanto. Acqua tiepida e un po’ di sapone è la migliore soluzione da prendere in considerazione.
Il prezzo
Esistono diverse fasce di prezzo, e scegliere l’umidificatore che meglio si presta alle proprie esigenze tenendo in considerazione anche il costo dello stesso diventa un’impresa piuttosto ardua. Tuttavia è doveroso fare una piccola premessa: il prezzo riflette le prestazioni del dispositivo e non stupisce affatto dunque, che i modelli più semplici con una fascia di prezzo bassa hanno delle prestazioni di gran lunga inferiori rispetto ai modelli avente una fascia di prezzo medio-alta.
Un modello semplice ad esempio, non avrà in dotazione filtri particolari, funzioni aggiuntive, un’autonomia superiore alle 10 ore o ancora una buona emissione di vapore acqueo, mentre se si prende in considerazione un modello caratterizzato da un prezzo di fascia alta moltissimi sono i vantaggi a cui si può andare incontro: maggiore capacità di emissione, per cui è possibile posizionarlo anche in ambienti di oltre i 50 mq, taniche abbastanza capienti e via di seguito.
Indicativamente, i modelli che hanno un prezzo medio possono avere delle piccole funzioni aggiuntive come il timer incorporato, l’igrometro che serve a specificare il tasso di umidità desiderato e a mantenerlo in quanto tale, e non mancano tra le altre cose, lo ionizzatore.
Altri fattori
I materiali di un umidificatore non sono particolarmente rilevanti in quanto la maggior parte sono realizzati in plastica resistente, qualche differenza la si può intravedere con l’umidificatore a caldo, perchè il serbatoio deve essere realizzato con un materiale termoresistente da permettere di tollerare temperature elevate, mentre per gli altri modelli si può anche sorvolare su questo aspetto.
In fatto di materiali, un piccolo fattore a cui prestare attenzione è il rivestimento della vaschetta. Per evitare l’annidamento di germi e batteri all’interno della stessa è necessario che il serbatoio sia rivestito con ioni d’argento dalle proprietà antibatteriche. Attenzione anche ai materiali in cui è realizzato il filtro.
Ci sono produttori che invitano i consumatori a sostituirlo periodicamente, altri invece sono talmente resistenti che durano tutta la vita, basta seguire le istruzioni riportati all’interno del foglietto illustrativo per eseguire di tanto in tanto una corretta manutenzione.
Conclusioni
Con questa breve guida abbiamo provato ad aiutarvi nella scelta di un umidificatore per ambienti. Se avete domande o commenti da fare, potete usare la form sotto all’articolo, cercheremo di rispondere il prima possibile.