Spillatore di birra - Guida alla scelta
Classifica
Philips PerfectDraft - Sistema domestico di erogazione della birra con display LCD, fusto da 6L, 70W, 30 giorni di birra a 3 °C (HD3720/25)
Marchio: Philips Domestic Appliances
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
Krups VB700800 BeerTender - termoplastica, Nero
Marchio: Krups
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
Krups BeerTender-Macchina, Pressione per la casa, tiratrice, Pompa per Birra, Confezione da 2 Bicchieri YY2931FD, Plastica, Argento
Marchio: Krups
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
Krups VB641810 THE SUB Spillatore di birra da casa, Capacità di 2 litri, Compact Edition, Nero
Marchio: Krups
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
H.Koenig BW1880 Spillatrice per Fusti Universali 5L, Pressurizzati e Non-pressurizzati, Temperatura Regolabile 2-12°, 65W, Nero/Grigio
Marchio: h.koenig
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
H.Koenig BW1778 Spillatore Fusti Heineken da 5L Pressurizzati, Temperatura 4-6°, Conservazione della Birra 30 Giorni, 65W, Nero/Grigio, Acciaio
Marchio: h.koenig
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
Royal Catering Spillatore Spillatrice Dispenser per Birra Refrigerato RCBD-5L (per tutti i barili di birra da 5 litri, Raffreddamento 2-12 °C, Display LED, 3 Cartucce CO2 incl.)
Marchio: Royal Catering
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
H.Koenig BW1890 Spillatrice per Fusti Universali 5L, Pressurizzati e Non-pressurizzati, Design innovativo, Temperatura Regolabile 2-12°, 65W, Nero/Grigio
Marchio: h.koenig
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Capacità
Potenza
Design
Prezzo
La birra, per molte persone, è ben più che una semplice bevanda. Si tratta infatti di una vera e propria passione, un qualcosa da gustare in compagnia dei propri amici nei momenti di relax. Al giorno d’oggi però, per assaporare una birra di qualità, non è indispensabile recarsi nel più vicino bar o pub. Uno spillatore da birra domestico infatti, può essere facilmente posizionato nella propria tavernetta o abitazione. Inutile rimarcare il fatto che, spillare questa bevanda la rende decisamente molto più gustosa rispetto a quella venduta comunemente in bottiglie di vetro.
Sul mercato si stanno facendo sempre più spazio diversi marchi e brand che offrono, con un range di prezzo piuttosto ampio, prodotti che in tal senso possono andare a soddisfare pressoché qualunque tipo di potenziale fruitore. Si va dagli spillatori più piccoli, utili per chi ama bere birra con pochi e selezionati amici, sino ai dispositivi più grandi e complessi, capaci di soddisfare anche un piccolo bar.
Come scegliere uno spillatore di birra
Trovarsi di fronte a così tanta offerta, può disorientare chiunque, anche chi si ritiene già un esperto del settore. Chi ama degustare questa bevanda, semplice e naturale, ma nel contempo con una varietà di possibili aromi, frutto di miscele e di esperienze artigiane sviluppate nel tempo dai mastri birrai e quindi cogliere appieno l’aroma del prodotto, nel selezionare uno spillatore di birra all’altezza delle aspettative è un compito che può essere divertente, ma nel contempo richiede una dose di conoscenza del prodotto che si ha intenzione di acquistare.
Uno spillatore di birra consente di ottenere tale bevanda sfruttando la pressione del gas, solitamente CO2 o carboazoto che è inserito nel fusto, ma che non altera affatto la bibita. (Esistono altri metodi, come a pompa pneumatica, a caduta, a pompa manuale, a fusto freddo e altri ancora). All’interno di esso, la bevanda viene conservata in modo migliore rispetto al vetro delle bottiglie o all’alluminio delle lattine, in quanto la luce e il calore possono avere effetti, seppur lievi, sul prodotto. Ne consegue che la birra appena spillata e portata alla giusta temperatura, grazie ad un sistema di serpentine refrigeranti poste nello spillatore, risulta più gradevole al palato degli amanti della birra.
Non solo: secondo diversi punti di vista, bere birra con questa modalità premia anche a livello ecologico. In questo modo infatti si rinuncia all’uso di bottiglie e lattine, oggetti che una volta utilizzati hanno un impatto negativo se non posti negli appositi contenitori della raccolta rifiuti differenziata. Purtroppo troppo spesso si notano cocci di vetro o barattoli, abbandonati negli angoli delle nostre città.. L’avanzamento tecnologico ha consentito di rendere più piccoli e pratici gli impianti per la spillatura, tanto che dal bar, questi si sono ritagliati un posto di tutto rispetto anche nell’ambito privato. Di seguito analizzeremo alcune delle caratteristiche di cui tenere conto prima di procedere con l’acquisto.
Capienza fusto
Uno dei fattori che saltano subito all’occhio è la capienza dei fusti. I modelli di spillatore infatti, spesso non risultano compatibili con tutti i formati. Solitamente, in ambito domestico, i fusti disponibili possono essere da 2, 3 o 5 litri, mentre per quanto riguarda bar o pub esistono formati maggiori. Pensare che una capienza maggiore sia un valore aggiunto è un errore piuttosto grossolano. Molto infatti dipende dai consumi di birra visto che, una volta aperto un fusto, questo deve essere svuotato entro un certo tempo. Per mantenere le qualità e il gusto infatti, la birra deve essere assaporata in un tempo accettabile. Dunque, se l’uso di tale bevanda è limitato, è bene optare per uno spillatore che gestisca il formato da 2 litri. Se invece si ha un utilizzo elevato e costante di birra, si può ricorrere ai fusti da 5 litri (che risultano anche più economici).
Va inoltre fatta grande attenzione alle prese dei contenitori e dunque alla compatibilità con i vari impianti. Nonostante la maggioranza di fusti sia adattabile con tutti gli spillatori sul mercato, è bene sempre fare grande attenzione sia quando si compra un dispositivo per spillare birra, sia quando si procede all’acquisto di un fusto. In certe occasioni inoltre, è possibile individuare dei piccoli adattatori sul mercato che possono rendere comunque compatibile qualunque tipo di fusto.
Design e dimensioni
Anche l’occhio vuole la sua parte. Se l’intenzione è quella di integrare il dispositivo all’interno di una tavernetta, il design dello spillatore può avere un certo impatto piacevole ed essere un valore aggiunto all’ambiente. In tal senso il mercato offre diversi tipi di linee, variando da quelle più tradizionali e dal sapore british, sino a spillatori di birra che si adattano maggiormente ad arredamenti e location moderni. Anche le dimensioni occupate, come è facile da comprendere, possono incidere sulla scelta o meno di un modello. In questi contesti però, c’è ben poco da dire: contano più che altro i gusti personali!
Consumo elettrico
Nonostante il peso del consumo elettrico di uno spillatore di birra sia decisamente meno consistente rispetto ad altri dispositivi domestici, è bene farne un piccolo cenno. Generalmente i motori in questione hanno consumi che si aggirano attorno ai 70 W, energia che serve per refrigerare istantaneamente la bevanda nel tratto che intercorre dal momento che fuoriesce dal fusto e quello che finisce nel vostro boccale, questo nei modelli tradizionali. Nulla di particolare anche se, rimanendo accesi perennemente, a livello annuale possono avere un piccolo peso nelle bollette. Le spillatrici basiche, che fanno meno leva sulla tecnologia, hanno generalmente consumi considerati più bassi. I dispositivi che invece fanno uso di luci e di piccole parti computerizzate hanno un dispendio energetico leggermente superiore. Anche se gli impianti più grandi (soprattutto quelli a livello professionale) risultano più esosi in termini di consumi, non si tratta di spese particolarmente preoccupanti.
Temperatura
Chiunque conosca un minimo il settore, sa bene come la temperatura a cui va servita la birra ha una rilevanza sulla degustazione notevole. Nonostante la stragrande maggioranza di spillatori sul mercato abbassano, grazie a serpentine refrigeranti simili al frigorifero di casa, attorno ai 2 gradi (la temperatura ideale) ve ne sono alcuni che consentono di poter gestire a piacimento tale temperatura, per servire la birra anche a qualche grado in più.
Contrariamente a quanto si dice spesso, la birra non va servita ghiacciata. In tal senso molto dipende dalla tipologia di prodotto, anche se generalmente si parla di temperature comprese tra i 6 e i 12 gradi. Pur mantenendo a 2 gradi la birra infatti, già nel momento in cui questa viene a contatto con l’aria esterna comincia a riscaldarsi. Quando poi viene versata nel boccale e subisce un riscaldamento da parte delle pareti del bicchiere che la porta a un livello ottimale per il palato.
Il prezzo di uno spillatore di birra
La varietà di questi prodotti e le numerose caratteristiche ad essi legate, portano a una notevole differenza di prezzi. Se gli spillatori basici e con capienza ridotta possono costare 130-140 euro pur mantenendo un livello buono di qualità, con qualcosa di più “raffinato” i prezzi possono salire notevolmente. Gli spillatori di birra più avanzati infatti, sfruttano maggiormente la tecnologia. Logico capire che, con optional aggiuntivi, si va a pagare qualche euro in più. I modelli più moderni e performanti arrivano a costare anche più di 300 euro per un prodotto che offre comunque servigi paragonabili a quelli di dispositivi professionali.
Come si usa uno spillatore di birra
L’atto di spillare la birra è qualcosa di molto più complesso rispetto a quanto si possa credere. Nonostante si tratti di un argomento che meriterebbe un articolo a parte, ci concediamo comunque la licenza di dare alcune dritte piuttosto interessante per chi non ha mai lavorato con uno spillatore. Per ottenere il massimo dalla spillatrice è indispensabile regolare correttamente il fusto della birra. In tal senso la pressione di ogni singolo dispositivo, il tipo di birra e il gusto personale hanno un’incidenza particolare.
Il flusso di birra non deve essere né troppo rapido né troppo lento. Nel primo caso infatti, si potrebbe creare troppa schiuma e ci si può ritrovare con un bicchiere che presenta un fondo di birra e il resto di schiuma. Nel caso contrario, per spillare un boccale, è richiesto troppo tempo. In tal senso, molti modelli consentono di gestire manualmente il flusso e di regolarlo a seconda delle proprie esigenze. In questa fase risultano importanti anche altri fattori. Il primo che vogliamo citare è l’inclinazione del bicchiere. Questo infatti, deve essere quanto più possibile inclinato per evitare una sovrabbondanza di bollicine. Se lo spillatore è di ottima qualità , il rubinetto di uscita è dotato di un regolatore micrometrico, che contribuisce alla regolazione della schiumatura.
Questo dovrebbe bastare a garantire un buon boccale di birra, capace di avere la quantità giusta di schiuma. Se ciò non dovesse bastare, può essere utile bagnare con acqua l’interno del boccale o riempirlo con del ghiaccio per raffreddarlo. Una volta che il bicchiere è stato raffreddato, l’acqua formatasi e il ghiaccio restante vanno eliminati prima della spillatura.
Gli optional tecnologici e l’importanza della manutenzione
L’utilizzo di uno spillatore domestico moderno comporta anche diversi vantaggi sotto il punto di vista degli optional. Anche se relegati a prodotti di medio-alto livello infatti, sono spesso presenti dei piccoli extra che risultano un valore aggiunto notevole. Per fare alcuni esempi pratici in tal senso, basta citare indicatori con luci LED che indicano quanta birra è ancora presente nel fusto montato oppure indicatori visivi (ma anche uditivi) che segnalano il raggiungimento della temperatura perfetta del fusto e del relativo contenuto. Si tratta di fattori tutt’altro che essenziali, ma che costituiscono un gradevole upgrade rispetto a quanto offerto dai modelli più economici ed essenziali.
Al di là della spillatura vera e propria poi, va tenuto conto che la manutenzione di una spillatrice di birra da casa (così come uno spillatore professionale), richiede molta attenzione. Trascurare fusti o spillatori infatti, non solo può inficiare sulla qualità della birra, ma può anche favorire la creazione di un ambiente in cui proliferano batteri potenzialmente nocivi per la salute. Essendo disponibili modelli diversi, in tal senso, è bene comunque leggere con attenzione e con scrupolosità le istruzioni presenti in ogni singolo modello acquistabile.
Conclusioni
Uno spillatore di birra domestico può essere un vero e proprio tocco di classe per la propria tavernetta. Se non ci si vuole limitare a un oggetto meramente estetico però, vanno tenute in considerazione diverse variabili, al fine di scegliere un dispositivo capace di offrire la bevanda al meglio delle nostre esigenze gustative. Avere uno spillatore capace di compiere perfettamente il proprio dovere consente al fruitore di essere nelle migliori condizioni. Fatta la scelta dello strumento, bisogna passare al lato più “divertente” ovvero la degustazione della birra, andando a scegliere i fusti che di volta in volta si potranno consumare in compagnia degli amici o dei propri famigliari. Avete altre considerazioni da fare riguardo le spillatrici? Vi sono altri modelli interessanti di cui non abbiamo parlato in questo articolo? Come sempre potete utilizzare il form sottostante per intervenire e dire la vostra!