Barbecue a gas - Guida alla scelta
Classifica
Sochef Piùsaporillo Barbecue, Sistema di Cottura a Pietra Lavica, Nero, 52x122x103 cm
Marchio: sochef
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Sochef Saporillo Barbecue, Nero/Grigio, 46x125x103 cm
Marchio: sochef
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Campingaz 4 Series Classic LS Plus Gas Grill Barbecue con 4 Bruciatori, Sistema di Pulizia Facile InstaClean, 2 Tavoli a Lato, Grigio, 160.3 x 60 x 115.6 cm
Marchio: Campingaz
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Weber Barbecue Spirit II E-210
Marchio: Weber
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Char Griller Griglia a Gas 3001 Grillin 'PRO 40, 800-Btu
Marchio: Char Griller
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Campingaz 3 Series Classic Grill Barbecue a Gas a 3 bruciatore, 9.6 kW di Potenza, Sistema InstaClean EasyCleaning, griglia in Acciaio e Piastra, 2 tavoli a Lato, L
Marchio: Campingaz
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Sochef Golosone 4 Barbecue, Nero/Acciaio, 57x136x115 cm
Marchio: sochef
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Campingaz Adelaide Adelaide 4 Classic L Barbecue a Gas, Nero
Marchio: Campingaz
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Campingaz Adelaide 3 Woody Grill Barbecue a Gas a 3 Bruciatore, Potenza di 14 kW, Sistema InstaClean EasyCleaning, Griglie in Acciaio, 2 Tavoli a Lato
Marchio: Campingaz
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Sochef Mistergusto Barbecue, Nero, 127x57x146 cm
Marchio: sochef
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Campingaz Texas Revolution Grill Barbecue A Gas, Argento Grigio Antracite, 80 x 33.5 x 40 cm, 29.5 Kg
Marchio: Campingaz
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Campingaz Barbecue A Gas Con Pietra Lavica, Da Giardino, Nero Argento
Marchio: Campingaz
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Campingaz 2 Series Classic EXS Vario Barbecue a Gas, Grigio Scuro, 127.4 x 54.1 x 108.5 cm
Marchio: Campingaz
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Il barbecue a gas è un sogno per chi adora le grigliate. Che si tratti di un pranzo primaverile nel proprio giardino in famiglia o di una grigliata tra amici la sera d’estate, si tratta di uno strumento prezioso. Il barbecue è un modo rilassante per passare il tempo libero, senza pensieri e stress di sorta e soprattutto in compagnia delle persone che ci sono più care. Come è facile intuire però, il mercato offre una varietà impressionante di prodotti. Orientarsi è davvero difficile, soprattutto per chi vuole avvicinarsi al settore e si ritrova disorientato da modelli, optional e termini a lui sconosciuti. Con questo articolo proporremo una panoramica su cosa sono e come funzionano i barbecue a gas. Non solo: analizzeremo quali sono le loro caratteristiche e come scegliere quello più adatto a uno specifico target di utenza.
Nelle prossime righe andremo a valutare ogni singolo aspetto dei barbecue per carpire ogni segreto riguardo questi prodotti così interessanti. Ancor prima di scendere nei dettagli però, è bene comprendere come funziona e come lavora un barbecue a gas. Il fulcro delle sue funzionalità rimane il combustibile. Qui si presenta la prima variazione da un modello a un altro, anche se solitamente ci si riferisce al GPL possono essere anche a metano..
Come scegliere un barbecue a gas
Partendo dal presupposto che un barbecue a gas è sicuramente meglio del classico a carbonella per molte ragioni, sia sanitarie che logistiche. Il primo problema in tal senso è la fiamma diretta sull'alimento, che ne altera la natura. Da non sottovalutare anche le problematiche legate all’accensione e alla gestione del fuoco. Detto questo scegliere il miglior barbecue a gas per le proprie esigenze non è facile. Per fare una scelta oculata infatti, è necessario districarsi tra una serie di caratteristiche e comprendere pienamente quale utilizzo si intende fare dell’oggetto. C’è chi utilizza il barbecue a gas un paio di volte all’anno e c’è invece chi ogni weekend si diletta a preparare pietanze saporite sulla griglia. A ciò, naturalmente, va poi paragonato anche il budget a disposizione.
I modelli funzionano, come detto sopra, con i due tipi di gas in commercio: Il GPL Questo gas, utilizzato anche come carburante per alcuni tipi di automobili, è facile da trasportare e ha grandi capacità per quanto riguarda il riscaldamento. In realtà esistono modelli di barbecue a gas che utilizzano il più comune metano, anche se più difficili da gestire. Ad ogni modo, vi sono anche modelli di barbecue ibridi capaci di poter gestire entrambi i tipi di alimentazione.
Spazio di cottura
Una delle caratteristiche che saltano maggiormente all’occhio è lo spazio di cottura. Anche in questo caso, molto dipende dall’utilizzo che si intende fare del prodotto. Per chi ha una famiglia numerosa o predilige grigliate in compagnia di molti amici, avere una postazione di cottura limitata nello spazio può essere frustrante. Di contro, chi cucina abitualmente per poche persone potrebbe trovare uno spreco avere un piano molto ampio. Va tenuto conto che, l’ampiezza dello spazio di cottura, influisce (e parecchio) sul prezzo. Si possono acquistare barbecue a gas con postazioni sufficienti a pochi hamburger, mentre quelli professionali possono arrivare a fornire cibo a un gran numero di persone contemporaneamente.
Griglia e piastra
Una volta appurato che vi è spazio sufficiente per le proprie esigenze è bene concentrarsi sulla griglia. Si tratta di uno dei fattori più importanti che determinano la bontà del barbecue a gas in questione. Molto, in tal senso, dipende dal materiale con cui sono costruite le barre che la formano. I barbecue a gas con griglia in ghisa riescono a gestire in maniera ottima il calore, ma di contro richiedono una pulizia piuttosto complessa. Anche i barbecue in pietra lavica offrono una gestione del calore più uniforme e, per questo motivo, sono molte apprezzate dagli amanti del settore. L’alternativa è l’acciaio inox, materiale meno ottimizzato sotto il punto di vista termico ma decisamente più facile da pulire. Oltre alla griglia principale poi, va sottolineato come alcuni modelli avanzati ne presentano di secondarie. Queste risultano molto utili per la cottura di cibi particolari.
Molti modelli di barbecue a gas inoltre, offrono ai cuochi una piastra extra. Questa risulta davvero utile per cucinare piccoli pezzi di carne o per grigliare della verdura che, sulla griglia, rischierebbero di finire sulla fiamma. A seconda del tipo di utilizzo che si intende fare del dispositivo, questa tipologia di piastra può essere molto utile se non fondamentale. Alcuni barbecue a gas possono presentare piastra in ghisa, ottima persino per preparare pizze e alimenti simili.
Funzioni extra
Più si sale con il prezzo, più i barbecue a gas offrono funzioni extra che possono essere considerate più o meno utili a seconda dell’uso che se ne intende fare. Oltre alla possibilità di variare l’alimentazione tra GPL e metano (come abbiamo già accennato), si possono presentare alcune funzioni davvero interessanti. In questo senso, le opzioni variano dai termometri ai regolatori di temperatura, dagli accenditori elettrici inclusi sino a dispositivi di gestione e ottimizzazione della bombola di gas. Anche se per i puristi questi optional sono di scarsa importanza, si tratta di aggiunte che possono rendere l’esperienza di una grigliata ancora più piacevole.
E’ pur vero che molti degli accessori presenti, quali pinze, forchettoni ed altri, si possono acquistare separatamente e con una scelta maggiormente personalizzata. ma questi oggetti sono stati selezionati da persone che hanno profonda conoscenza nell’ambito e che li consigliano alla ditta realizzatrice per agevolare, chiaramente, i propri clienti. Anche in questo caso, quanto offerto varia di molto da modello a modello di dispositivo, dai materiali utilizzati oltre che nel design e le loro peculiarità ergonomiche. Tra di esse ricordiamo le barre per l’aromatizzazione. Si tratta di piccoli pezzi di metallo che, scaldandosi, favoriscono l’ insaporimento dei cibi in fase di cottura.
Da non sottovalutare neanche la presenza di ruote: vi sono modelli dotati di due, altri di quattro. Anche in questo caso, non vi è una regola precisa. Chi pensa di mantenere il barbecue in una postazione fissa, può teoricamente anche farne a meno. Chi invece intende trasportare spesso (magari dalla terrazza al giardino) il proprio dispositivo di cottura, potrebbe prediligere un modello con quattro ruote.
Il prezzo di un barbecue a gas
Quanto può costare un barbecue a gas? Rispondere a una domanda del genere è abbastanza complicato e la forbice di prezzo che il mercato propone può sembrare esorbitante, ma ha le sue motivazioni sensate.. . I prodotti di fascia bassa, di marche poco conosciute e con funzioni minime, sono spesso di poco superiori ai 100 euro. Per i top di gamma, strumenti professionali solitamente utilizzate nelle sagre di paese o per compagnie estremamente ampie, si arriva anche a superare i 2.000 euro. Quali sono le principali differenze tra i due estremi? In realtà si tratta di un misto di tutte le principali caratteristiche sinora elencate: spazio di cottura, tipo di griglia, materiali, design e optional. Generalmente, il materiale impiegato per la costruzione del barbecue ha, naturalmente, un peso preponderante nel prezzo globale. Anche vani di supporto e altre ricercatezze possono andare a influire sui costi.
In questo ambito, naturalmente, la marca ha un peso notevole nel determinare il prezzo al pubblico. Perché affidarsi a brand già affermati (e più costosi)? Oltre alle dovute garanzie sui materiali di fabbricazione, va tenuto in conto anche il fattore assistenza. Acquistando un barbecue a gas di un marchio sconosciuto, le garanzie per quanto riguarda riparazioni, tramite centri specializzati, è pressoché nulla. Va sempre ricordato come, l’integrità della struttura del dispositivo è molto importante. Ciò sia perché lavorando con gas può risultare pericoloso cucinare con barbecue rovinati o non perfettamente integri, sia perché la sicurezza, in ambito alimentare, deve essere una priorità. Vernici o prodotti di pessima qualità (se non tossici) possono essere estremamente dannosi per la salute. Conviene dunque evitare modelli sconosciuti e a prezzi “sospettosamente” bassi, al fine di evitare ogni sorta di problema a cui non possiamo avere risposta certa.
Come si usa un barbecue a gas
L’utilizzo del barbecue a gas varia parecchio confrontato ai più tradizionali dispositivi a legno o carbonella. Rispetto a i vecchi modelli infatti, queste strutture eliminano quasi del tutto il tempo necessario all’accensione, all’alimentazione della fiamma e a portare in temperatura la brace in modo uniforme . L’inesperienza aveva come conseguenza l’immissione di troppo carbone, con evidente spreco e temperature elevate, oppure all’uso di poco combustibile, col rischio di non riuscire a cuocere perfettamente il cibo. Il barbecue a gas elimina i rischi sopra elencati, inoltre è formato da una sorta di vasca realizzata in ghisa o in acciaio inox. Questi materiali di cui abbiamo già parlato, oltre a mantenere il calore, non vengono intaccati strutturalmente nemmeno dalle temperature più elevate.
Questa vasca, per di più, viene chiusa in fase di cottura, facendo sì che la temperatura al suo interno sia costante e sufficientemente diffusa attorno alla vivanda da cuocere. Per cucinare gli alimenti, all’interno di essa sono posizionate una o più griglie, con eventuali supporti che variano da modello a modello. Naturalmente, ogni marchio ha un’ampia gamma di esemplari, dalle varie dimensioni, materiali e design per soddisfare il più possibile le esigenze del mercato . In molte proposte è presente un mobiletto in cui viene alloggiata la bombola del gas, in sicurezza, per evitare possibili combustioni indesiderate
L’utilizzo vero e proprio è quanto di più semplice. Risulta infatti necessario semplicemente aprire la manopola della bombola e premere il bottone per l’accensione del bruciatore. Anche in questo caso non esistono design fissi. Il bruciatore può essere multiplo e offrire un calore più diffuso, nella maggior parte dei casi gestito da apposite manopole. Qui entra in gioco l’abilità del cuoco che, dosando sapientemente il fuoco, sa quali alimenti hanno bisogno di una fiamma più alta e quali di una più bassa.
Pietra lavica, ghisa o acciao inox?
Abbiamo accennato ai tre materiali che costituiscono genericamente griglie e piastre presenti in un barbecue. Ma come si può stabilire una scelta definitiva? A livello puramente di gusto e di sapori, barbecue a gas con pietra lavica hanno decisamente molti più estimatori tra gli amanti della cottura diffusa. Queste particolari pietre naturali infatti, hanno delle proprietà che la tecnologia non riesce a replicare. Il loro costo è, in effetti, più elevato ma costituiscono il massimo sotto il punto di vista del risultato. Con questo genere di piastre e griglie inoltre, il calore viene gestito in maniera ottimale. Tecnicamente, la pietra lavica, effettivamente di natura vulcanica, ha la caratteristica di assorbire il calore dalla fiamma e di “restituirla” in modo costante ed omogeneo.
Sotto il punto di vista della diffusione del calore, anche la ghisa è una lega ferrosa con le sue qualità pregevoli. Materiale solido per definizione, offre un’esperienza di cottura apprezzabile a costo, però, di una manutenzione abbastanza complessa. Proprio per questo motivo è consigliata solo agli amatori delle grigliate e, soprattutto, a chi ha tempo e pazienza per la pulizia del barbecue. L’acciaio inox è la soluzione che possiamo ritenere più semplice e sbrigativa. Il risultato non è paragonabile, a livello di palato, con gli altri materiali, ma nel complesso è il più pratico. La gestione del calore è comunque mantenuta su buoni livelli, mentre la manutenzione necessaria è la minima. Se a ciò aggiungiamo il fatto che l’acciaio è anche la soluzione più economica, risulta facile capire perché la maggior parte di barbecue sul mercato è realizzata con questo prodotto.
Anche in questo caso, la scelta dipende molto dai gusti personali. Per ovvi motivi, sia di peso che di costi, l’acciaio inox è però il materiale solitamente preferito nella maggior parte di barbecue (non solo quelli a gas).
Conclusioni
Il barbecue a gas è un dispositivo pressoché indispensabile per chi ama passare del tempo con gli amici all’aperto e non per questo necessariamente in aperta campagna, per gustare un’ottima bistecca o un hamburger. Trattandosi di strumenti discretamente complessi e presenti, in quantità consistente sul mercato, scegliere un modello non è così semplice come può sembrare. Una volta comprese le differenze tra GLP e alimentazione ibrida, nonché tra i materiali con cui sono realizzate le griglie, è facile delineare il profilo del barbecue più adatto alle specifiche esigenze personali.