Lo svettatoio elettrico è uno strumento ampiamente adoperato da chi deve trattare alberi, arbusti e siepi. Attraverso questo attrezzo da giardinaggio infatti, è possibile effettuare la potatura dei rami, anche se gli stessi sono piuttosto alti e difficili da raggiungere.
Trattandosi di un prodotto elettrico, questo può avvalersi principalmente di due tipi di alimentazione. I modelli a cavo, non hanno bisogno di ricariche ma offrono una libertà di movimento limitata. Le batterie, perlomeno nei modelli più recenti, si basano sul litio: una tecnologia che tutti conoscono in quanto viene largamente utilizzata con i comuni smartphone. Di contro, i modelli dotati di batteria, consentono al giardiniere di avere molta mobilità, ma le batterie necessitano periodiche ricariche.
Svettatoi elettrici: una struttura semplice per un lavoro efficace
La struttura di questi dispositivi è relativamente semplice. Un’impugnatura ergonomica permette all’operatore di avere una presa salda, mentre l’asta offre la possibilità di operare a diversi metri di distanza (e talvolta risulta anche telescopica). Al vertice della struttura vi è un gruppo di taglio, ovvero un sistema a catena simile a quello delle motoseghe elettriche, ma più piccola.
I materiali usati, solitamente, sono in grado di coniugare leggerezza ed equilibrio. Alluminio e fibra di vetro, sono largamente utilizzati per l’asta, risultando infatti anche piuttosto resistenti.
Tra le caratteristiche di questi svettatoi, vi è la potenza del motore che, abbinata al sistema di lame, può permettere l’intervento su rami più o meno spessi. Non sempre un prodotto potente è migliore rispetto alla concorrenza. Se si lavora su alberi da frutto di dimensioni contenute o su siepi, per esempio, adottare uno svettatoio lungo molti metri non è particolarmente pratico.
Di contro, adottare un modello più corto e maneggevole può rendere più facile il lavoro. Discorso simile per lame e potenza, che vanno scelte in base al tipo di vegetazione da affrontare.